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Chi è Staico Marinella?

Modellista Sartoriale diplomata presso l’istituto di Moda a Milano

Staico Marinella

Modellista Sartoriale diplomata presso l’istituto di Moda a Milano. Nel 2000 dà vita ad un laboratorio artigianale la “Sartoria Incanti” che successivamente diventa Atelier Marinella Staico nel 2014, un laboratorio ben attrezzato dove il cliente sceglie il tessuto e il modello per l’abito casual, da cerimonia o da sposa.

Attraverso una accurata ricerca tramite documenti certi, disponibili presso l’Archivio di Stato a Cagliari, e grazie alle pubblicazioni dello storico e documentarista sardo Dott. Carlo Pillai, che dedica un intero capitolo di un libro intitolato “L’arrivo dei Cappottari Greci a Cagliari fine del ‘700 “, riesce a risalire con esattezza alla provenienza delle origini della sua famiglia” Staico “. 

La famiglia Staico proveniente da Arta una citta della Grecia (che si trova nell’ Epiro)  giunse a Cagliari a fine del ‘700, esattamente nel 1775,il primo dei sartori  greci che si stabilì a Cagliari e vi aprì bottega fu il padre di Anastasio Staico, Antonio, nell’anno 1775/76, il quale per la prima volta introdusse la lavorazione dei Serenicus, aprì una sartoria nel quartiere Sa Costa l’attuale via Manno una sartoria, per produrre con un morbido panno dal nome Pilurzus un cappotto Serenicus oggi denominato “Sereniccu”

La famiglia Staico proveniente da Arta una citta della Grecia (che si trova nell’ Epiro)  giunse a Cagliari a fine del ‘700, esattamente nel 1775,il primo dei sartori  greci che si stabilì a Cagliari e vi aprì bottega fu il padre di Anastasio Staico, Antonio, nell’anno 1775/76, il quale per la prima volta introdusse la lavorazione dei Serenicus, aprì una sartoria nel quartiere Sa Costa l’attuale via Manno una sartoria, per produrre con un morbido panno dal nome Pilurzus un cappotto Serenicus oggi denominato “Sereniccu”

 Su Sereniccu rivisitato e confezionato in chiave moderna da Marinella e diventato un importante manufatto che fa parte della collezione uomo

Breve storia del Cappotto Sereniccu Cappotto che ebbe ai primi dell’800 una storia di rilevanza sociale e culturale.

Di grande interesse è una causa civile del 1825 che vide contrapposti da una parte il Gremio dei sarti della città di Cagliari e dall’altra una nutrita schiera di imprenditori Greci, tutti definiti di professione” cappottari”.

La causa ebbe origine dall’opposizione da parte del Gremio dei sarti sardi, i Greci estendessero le loro attività dalla confezione dei cappotti “Serenicus”, da loro fin dall’inizio esercitata in regime di monopolio, che pare spettasse ai soli sarti del Gremio.

La causa ebbe esito positivo per i greci, poiché con sentenza dell’8/11/1826 la Reale Udienza li assolse dall’accusa di esercizio abusivo dell’arte in violazione degli statuti del Gremio, segno evidente che finalmente anche in Sardegna i tempi erano ormai maturi per una piena affermazione della libertà dei traffici e dell’iniziativa privata nel campo della produzione, contro i vincoli restrittivi. Autorizzando anche le Donne a poter esercitare la professione di sarte nelle sartorie da uomo.

Fu così che dalla deposizione di alcuni testimoni apprendiamo che il primo dei sartori greci che si stabili a Cagliari e vi piantò bottega fu il padre di Anastasio Staico nell’anno 1775 o 1776, il quale per la prima volta introdusse la lavorazione dei Serenicus. Cappotto che è diventato elemento fondamentale del costume maschile campidanese.

 ( Francesco Alziator si sofferma in particolare sul cappotto Sereniccu, quando descrive le tavole Luzzieti  conservate presso la biblioteca Universitaria.)